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FOCUS EDILIZIA: 10 rischi da considerare per la sicurezza in cantiere

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FOCUS EDILIZIA: 10 rischi da considerare per la sicurezza in cantiere

FOCUS EDILIZIA: 10 rischi da considerare per la sicurezza in cantiere

La valutazione dei rischi nell’edilizia è una pratica molto complessa perché le variabili sono tante. Il titolo IV del testo unico della sicurezza, il dgls 81/08, è quasi completamente dedicato all’edilizia e la tematica viene affrontata approfonditamente nel primo dei due capi: “le misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili”.

Uno dei primi passaggi precisa l’obbligo della designazione di un coordinatore dei lavori: è la persona che deve occuparsi della sicurezza, redigendo il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC). In base alle caratteristiche dell’opera, dovrà poi redigere un fascicolo contenente le informazioni utili per la salute e sicurezza all’interno del cantiere.

Mettiamoci nei panni del coordinatore dei lavori: in edilizia che rischi dovremmo considerare?

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Non sono pochi, uno dei primi da valutare è sicuramente il rischio di investimento da veicoli circolanti, perché il primo approccio al cantiere avviene spesso tramite macchine da lavoro e movimento terra. Bisogna quindi definire le aree di movimento, di lavoro e di parcheggio per evitare che i nostri lavoratori vengano investiti.

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Un secondo rischio (che può sembrar banale a prima vista) corrisponde proprio all’utilizzo dei macchinari di movimento terra. Ci sono due cose che possono accadere durante le attività di scavo. La prima, poco probabile, è il ritrovamento di un ordigno bellico inesploso: l’Italia è stata teatro di ben due guerre mondiali e può capitare, ad esempio durante gli scavi per la costruzione di un nuovo quartiere residenziale, il ritrovamento di bombe inesplose. Meno pericoloso, ma da gestire con la stessa cautela, è il più probabile ritrovamento di reperti archeologici che devono essere messi in sicurezza e valorizzati. La seconda cosa, che può accadere con molta frequenza, è il seppellimento accidentale di lavoratori durante l’utilizzo di macchine di movimento terra. Per questo, sia i lavoratori che i manovratori delle macchine devono essere addestrati all’utilizzo di attrezzature che possono sembrare facilmente gestibili ma che in realtà son pericolosissime.

Mettiamoci nei panni del coordinatore dei lavori: in edilizia che rischi dovremmo considerare?

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Uno dei rischi su cui si è scritto tantissimo è il rischio di caduta dall’alto. I lavoratori che devono svolgere mansioni in altezza devono essere selezionati ed addestrati all’utilizzo dei sistemi di prevenzione dalle cadute per evitare pericolosi infortuni sul lavoro, che risultano, purtroppo, tra i più frequenti nelle classifiche INAIL.

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Meno diffuso, perché limitato ad alcune attività costruttive particolari, è il rischio di insalubrità dell’aria nei lavori in galleria, rischio condiviso con le attività estrattive nel sottosuolo. L’aria all’interno di gallerie in costruzione può diventare, a causa delle polveri, velocemente insalubre con il rischio di sviluppo di silicosi polmonari o addirittura, nel caso delle attività estrattive, di carboniosi.

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Sempre correlato allo sviluppo e costruzioni di gallerie è il rischio non banale dell’instabilità delle pareti e delle volte nelle gallerie. Dato che i nostri lavoratori devono, per scavare, essere molto spesso nel punto più lontano dall’uscita, è necessario assicurarsi che le pareti già costruite reggano ad eventuali solleciti statici, scosse sismiche o esplosioni. Inoltre, un coordinatore previdente, potrebbe dare l’ordine di costruire uscite di sicurezza che portano a “safe rooms” progettate per resistere in caso di crollo.

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Non banale invece è il rischio di danni a persone dovuti ad estese demolizioni e manutenzioni. Molto spesso la demolizione è la prima parte della progettazione di una nuova costruzione ed essendo fatta per prima deve essere pianificata bene ed in sicurezza coinvolgendo meno gente possibile sul campo, con le adeguante protezioni e a distanze di sicurezza. Inoltre, in caso di demolizioni molto grandi, va sempre avvertito il commissariato di pubblica sicurezza ed i vigili del fuoco.

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Un rischio a noi molto caro è il rischio d’incendio ed esplosione di materiali pericolosi utilizzati in cantiere. Incidenti dovuti al fuoco o esplosioni sono all’ordine del giorno e sono largamente affrontati nel nostro corso antincendio.

Il primo capo del titolo IV descrive altri quattro rischi prettamente sanitari, su cui molti non fanno attenzione perché son quelli che espongono direttamente il lavoratore e possono comportare danni alla salute molto spesso irreparabili.

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C’è poi il rischio da rumore. In ogni cantiere, prima di avviare i lavori, è consigliabile fare una valutazione del rumore presente nell’area in base ai macchinari che verranno utilizzati. E’ sempre consigliabile che i lavoratori, con livelli superiori ai 80dB, utilizzino otoprotettori che verranno scelti dal medico competente assieme all’RSPP dell’azienda.

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Sempre più importante in edilizia, è il rischio dovuto all’utilizzo di sostanze chimiche. Se pensate che l’edilizia sia ancora il muratore che mette i mattoncini di cotto uno sopra l’altro vi sbagliate di grosso! Ormai l’edilizia si basa, in larga parte, su sostanze chimiche come polimeri o basi che permettono prestazioni statiche agli edifici che 30 anni fa ci potevamo solo sognare. Alla comparsa però di nuovi metodi di lavoro, va sempre fatta una nuova valutazione dei rischi ed è per questo che dobbiamo porre attenzione a quali sostanze chimiche vengono utilizzate e come.

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L’elettrocuzione è uno degli eventi più tragici che possono accadere in un cantiere edile. Molto spesso per portare energia elettrica ai cantieri edili si utilizzano trasformatori o  ci si collega alla rete elettrica per dare energia ai macchinari. Capita che, senza le dovute precauzioni, alcuni lavoratori possano ricevere scosse elettriche così importanti da comportare un arresto cardiaco! In questo frangente risulta essere fondamentale l’addestramento dell’addetto al primo soccorso che deve conoscere come allontanare o eliminare il rischio elettrico in sicurezza, evitare di essere elettrocutato in modo passivo dall’infortunato e defibrillarlo con un DAE.

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BONUS

Chiudiamo con un rischio prettamente stagionale: quello legato alla temperatura esterna. Sia in inverno che in estate i lavoratori dell’edilizia combattono col clima. In inverno possiamo arrivare, alcune volte, al congelamento delle estremità se il soggetto non ha un adeguato abbigliamento. I rischi più importanti, però, sono presenti d’estate quando i nostri lavoratori possono essere esposti a colpi di calore e colpi di sole e se stanno lavorando in altezza, svenendo, potrebbero cadere causando degli infortuni potenzialmente mortali.


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